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Vertenza Call It. UGL: per una firma a rischio 250 posti di lavoro

Ritorniamo a trattare del caso paradossale dei 250 lavoratori della Cooperativa Call It di Palermo.

“La paradossale e ingiustificata inerzia amministrativa dei Dirigenti dell’Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana rischia di provocare il 31 dicembre prossimo la perdita del posto di lavoro di 250 lavoratori addetti al Contact Center di WIND TRE, per i quali WIND TRE ha formalizzato alla Regione Siciliana l’intenzione di garantire l’integrale continuità occupazionale, tramite una nuova Cooperativa sociale”.

A spiegarlo è Venanzio Cretarola, della Segreteria nazionale  UGL Telecomunicazioni.

“E tutto questo solo perché i Dirigenti dell’Assessorato al Lavoro rifiutano, per motivi inesistenti, di firmare la nuova Convenzione continuando a nascondere il parere dell’Avvocatura regionale fornito oltre 2 mesi fa – aggiunge Cretarola –  ignorando inoltre le norme vigenti che prevedono l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di rispondere entro 30 giorni – con un si o con un no motivato -termine scaduto da 4 mesi”.

“Ancora più grave – conclude il sindacalista  –  l’incoscienza di chi continua a nascondere ai lavoratori coinvolti il rischio evidente di perdere il diritto alla NASPI (l’indennità di disoccupazione), che non è garantita nei casi dei cambi appalto con Clausole Sociali che garantiscono la continuità occupazionale conseguente ad un cambio appalto”.

LETTERA APERTA

Al Presidente della Regione Siciliana

All’Assessore al Lavoro della Regione Siciliana

A tutti gli Assessori del Governo della Regione Siciliana

A tutti i Deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana

Roma, 15 novembre 2023.

Oggetto: Tutela occupazionale dei lavoratori del Consorzio SINTESI- Contact Center WIND TRE.

Facciamo seguito alla nostra precedente Lettera aperta del 19 ottobre scorso per segnalare l’inosservanza delle norme vigenti da parte degli Uffici competenti dell’Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana, i quali continuano a rifiutare di definire il Provvedimento amministrativo relativo all’Istanza inoltrata da WIND TRE da molti mesi per la sottoscrizione di una nuova Convenzione ex articolo 14 della Legge 276/2003, al fine di garantire la continuità occupazionale dei lavoratori della Cooperativa CALL IT.

Nell’ultimo incontro con i sindacati, svolto lo scorso 30 ottobre, i Dirigenti regionali competenti hanno nuovamente rifiutato di rendere noto il parere dell’Avvocatura regionale, ricevuto da oltre due mesi, continuando a tacere sulle loro intenzioni.

Il termine di 30 giorni previsto dalla Legge 241/1990 per la risposta definitiva è superata da oltre 3 mesi ma a nostra esplicita domanda abbiamo ricevuto risposte sconcertanti:

“Quando si attiva una interlocuzione sindacale i tempi non sono più quelli prescritti dalla legge”

“La non decisione è già decisione. Per il semplice fatto che il 31 scade tutto quindi…”.

Entrambe sono affermazioni prive di fondamento: la Legge in questo caso prevede il silenzio-assenso, pena l’omissione di atti d’ufficio. I 30 giorni possono essere sospesi solo in caso di richiesta di ulteriori spiegazioni, fornite da WIND TRE il 9 giugno 2023. Quindi entro il 10 luglio la Regione aveva l’obbligo di rispondere con un sì o con un no motivato.

La “decisione di non decidere” è molto grave e l’inerzia amministrativa rischia di causare la scomparsa di 250 posti di lavoro dal 31 dicembre prossimo: posti di lavoro che altrimenti sarebbero totalmente garantiti!

Con una aggravante: nessuno sta spiegando ai lavoratori coinvoltiche a seguito della garanzia formale di integrale continuità occupazionale formalizzata ripetutamente da WIND TRE sia alle Regioni coinvolte che al Ministero del Lavoro (che gestisce in questi giorni la procedura di licenziamento attivata da CALL IT) i 250 lavoratori non avrebbero nemmeno diritto alla NASPI.

E tutto questo per l’inerzia amministrativa dei dirigenti regionali e dell’incoscienza di alcuni sindacati.

Siamo certi che voi tutti non desideriate essersene corresponsabili.

Fate presto.

Venanzio Cretarola
Segreteria nazionale UGL TELECOMUNICAZIONI

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